SAN SEVERINO LUCANO [.com]

Si avvicinano le elezioni. Sapremo scegliere i candidati?

Si accendono i motori della macchina che porterà alle elezioni del nuovo Parlamento europeo: Si voterà in un solo giorno, election day dunque, il prossimo 25 maggio. Nello stesso giorno, come ha stabilito il Consiglio dei ministri, gli italiani voteranno anche per i 4.102 Comuni chiamati a rinnovare i vertici, il  Presidente e il Consiglio in due Regioni, Abruzzo e Piemonte.
Il cambio della guardia a Strasburgo coinciderà proprio con l’inizio del semestre di presidenza italiana dell’Ue. Per l’Italia, oltre 51 milioni di elettori saranno chiamati a scegliere i 73 membri spettanti al nostro Paese dei 751 deputati che verranno eletti al Parlamento. E mi sia consentito ricordare che, con gli altri paesi europei, l’Italia agisce a livello internazionale per promuovere ovunque il rispetto della dignità e dei diritti umani e per favorire l’affermazione della democrazia politica, come forma di stato che consente la partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica.
La radice quindi è antropologica. Purtroppo si è affermata una cultura che usa e getta l’uomo per la bramosia di guadagno. Occorre rilanciare come modello alternativo il giusto rapporto tra capitalismo e democrazia che crea ricchezza per tutti.
La crisi economica ha trascinato tantissime persone nel baratro della povertà. Tanti e tanti nostri connazionali sono in condizioni di grave disagio economico.
In Basilicata la povertà aumenta e va inquadrata nel contesto di una regione in cui è ormai assurta a livelli epidemici.
In casa lucana poi tengono banco oggi tematiche e problematiche quali: il destino delle Regioni, le riforme istituzionali, la crisi del regionalismo, i compiti e le funzioni dei diversi livelli istituzionali, il tema della sussidiarietà, della democrazia, della rappresentanza, della tutela e dell’autodeterminazione dei territori nel panorama nazionale ed europeo. Sconvolge non poco la patata bollente che si chiama MACROREGIONE….Le conseguenze dell’abolizione delle province. Turba moltissimo la disoccupazione record per cui Renzi esclama: “Sconvolgente, bisogna fare in fretta”.
E sono diverse migliaia i cittadini che il 25 maggio c.a. si recheranno alle urne.
In Basilicata in oltre 50 comuni i cittadini si recheranno alle urne per il voto amministrativo. Si voterà per eleggere il sindaco ed una squadra in gamba che sappia amministrare, che sappia interpretare le esigenze della gente. Si sono fatti programmi, indicate priorità e qua e là sono iniziati anche i comizi. Decine di simboli si rincorrono ed ognuno sembra dire: « sono il migliore», si spargono voci, si aprono polemiche, si fanno capannelli per aggiornarsi sulle ultime vicende, scorrono fiumi di parole. Si fa la corsa al voto per aggiudicarsene quanti più è possibile. Da parte degli elettori ora si riflette, si spera e quindi ci si recherà poi al voto. E dopo? Spesso rimangono solo le promesse e le premesse ed i cassetti si richiudono sui sogni delle comunità che auspicano dappertutto e soprattutto il miglioramento della qualità della vita.
La competizione elettorale si tiene in un contesto storico particolare, a livello socio-economico-politico. Tempo segnato dalla recessione, con tagli molto duri e a seguito di scossoni e scenari sconvolgenti, di portata epocale. I nuovi amministratori dovranno escogitare strategie e mezzi nuovi per governare: dovranno fare la quadratura del cerchio davanti a tematiche e problematiche colossali, quali: la disoccupazione, l’enorme povertà, lo spopolamento.
Nel frattempo i candidati bussano alle porte. Agli elettori diciamo: rappropriatevi della vostra comunità. Non sopportatela, ma vivetela. Vedrete: le cose cambieranno. Diversamente, non basterà il ristrutturarsi delle istituzioni democratiche. Non saranno sufficienti i buoni propositi dei partiti. Se voi riuscirete a liberarvi dalla  rassegnazione, se riporrete maggiore fiducia nella solidarietà, se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se sarete così tenaci da esercitare un controllo costante su coloro che vi amministrano, le cose miglioreranno.
Pertanto occorrono amministratori che mettono al centro dell’azione politica la persona umana nella sua intangibile e altissima dignità, con esigenze fondamentali e diritti inalienabili che vanno rispettati da tutti; amministratori che si prodigano per valorizzare le risorse presenti nel territorio affinché sia debellata la piaga della disoccupazione, proponendo, con il coinvolgimento diretto e attivo della comunità locale, interventi significativi e occupazione efficaci, che tutelino la famiglia fondata sul matrimonio, che favoriscano il suo ruolo sociale, con iniziative in difesa della vita e a sostegno dell’occupazione contro la povertà. Persone che sappiano ascoltare e dialogare per condividere le sollecitazioni di tutti e pensare insieme le linee concrete di uno sviluppo possibile e duraturo che permetta a tutti di guardare al futuro con fiducia.
Troppi giovani senza lavoro e speranza. Una vera tragedia, uno spreco di capitale umano inaccettabile. In questo contesto critico e inquietante si situa per noi lucani l’appuntamento del voto amministrativo del 25 maggio prossimo. Auspichiamo che siano elette persone che si impegnino su programmi e obiettivi adeguati alle esigenze della nostra società, persone che nel comune impegno di costruire il bene  comune, tengano presente che l’ottica è la solidarietà e la scelta preferenziale dei più deboli. Nella stessa regione immersa in un groviglio socio politico, davanti ai nuovi scenari politici e partitici, quali le traiettorie verso cui orientarci, quali gli impegni da assumere? In genere la politica economica del Sud e della Basilicata deve essere mirata al territorio e diretta a realizzare un tessuto capillare di sviluppo. Innervando il territorio di strutture, di infrastrutture e di servizi, si favorirà la nascita e la crescita di realtà produttive locali, soprattutto di medie e piccole imprese; sostenendo la conoscenza e promozione delle possibilità cooperativistiche, coordinando il volontariato nella nostra regione, rendendolo sempre più professionalmente competente e motivato sul piano culturale e spirituale; salvaguardia ambientale. Occorrono amministratori capaci, attenti ai problemi delle comunità, amministratori che abbiano idee chiare fondate sulla concretezza e non sulla nebulosità di programmi che sembrano dire tutto e non dicono nulla. Uomini nuovi che della politica facciano un servizio e siano a servizio della comunità e che non si servano della politica per giochi di parte. Di uomini che esprimano valori veri e li vivano. Sapendoli scegliere, rifuggendo da emotività contingenti, da programmi che spesso sono formule astratte o idealeggianti; di uomini che sappiano e vogliano utilizzare per il bene comune le risorse anche se poche e limitate. Sceglierli perciò con discernimento. La posta è importante.
Don Camillo Perrone, Parroco emerito di San Severino Lucano