SAN SEVERINO LUCANO [.com]

Alunni e genitori in scena nel progetto scolastico “Notte santa… a Mezzana”

Cattura

Il 22 dicembre scorso è stato proiettato nei locali della Scuola Primaria di Mezzana Salice il cortometraggio  “Notte santa… a Mezzana”, un piccolo film realizzato dagli alunni della Scuola dell’Infanzia e dalla Scuola Primaria (sez. staccata dell’Istituto Comprensivo di Francavilla in Sinni).
Il progetto è stato coordinato dalle insegnanti dell’Istituto, che alle discipline curriculari hanno affiancato questa nuova esperienza di studio laboratoriale, molto pratica e attiva, che ha messo gli alunni a contatto con il territorio, le nuove tecnologie e l’affascinante mondo del cinema. Si tratta di nuove strategie di insegnamento-apprendimento, che a scuola consentono di sfuggire alla noia della routine, di analizzare e utilizzare nuovi linguaggi di comunicazione, che stimolano negli allievi lo spirito di squadra, sviluppando il loro potenziale espressivo.
Una delle maestre ideatrici e curatrici del progetto, Santina Scaldaferri, ci ha raccontato così l’esperienza vissuta sul campo con i bambini:

Il cortometraggio a scuola è un’esperienza “nuova” di fare scuola, molto suggestiva ed originale. Come è nata l’idea di questo progetto?
In realtà non c’è un progetto vero e proprio, perchè si pensava di fare una recita di Natale, come ogni anno, tanto per condividere un momento di festa con i genitori e per scambiarsi gli auguri e i saluti. Tali attività in genere sono incluse nella normale didattica e nella programmazione annuale. L’idea è nata un po’ per caso e all’ultimo momento. Mezzana offre degli scorci molto suggestivi: l’abitato è molto curato e…la bellezza naturale fa il resto! Ci sembrava il posto ideale per ospitare un presepe vivente. Ma poi pensando all’età dei bambini (da 3 a 10 anni, includendo ovviamente i piccoli della scuola dell’infanzia) e all’altitudine del posto, che non regala serate miti, ci eravamo un po’ scoraggiate. Finchè non abbiamo pensato di filmare le scene e di creare un cortometraggio. I tempi erano ristretti, ma appena abbiamo prospettato l’idea agli alunni e ai genitori, l’entusiasmo ha fatto partire l’azione e ci siamo ritrovati nel vivo del lavoro in un attimo. Abbiamo chiesto aiuto all’architetto Francesco Dattoli, amante appassionato del posto e sempre presente nelle varie manifestazioni promosse dalla scuola, e subito ha arricchito le nostre idee, con la sua conoscenza approfondita del territorio e delle persone che avrebbero potuto aiutarci.

Nel cortometraggio il linguaggio popolare e dialettale si coniuga a testi della tradizione letteraria. Come è stato realizzata la sceneggiatura che avete messo in scena e come si è svolto il percorso didattico?
Il copione è stato assemblato dagli alunni più grandi, di quarta e quinta, includendo una prima parte della farsa brillante “Verrà un Bambino di nome Gesù″ di Oreste De Santis, la poesia “La Notte Santa” di Guido Gozzano e alcuni piccoli testi in rima, tratti dal sito “Il Presepio vivente di Venegono Inferiore” per presentare i vari mestieri presenti in ogni tradizionale presepe. Il testo è stato arricchito da battute in dialetto, ideate dai bambini, per rendere più divertente la parte iniziale, girata nella piazza del paese, in cui si racconta dell’arrivo imminente di un Re e delle conseguenze che la sua venuta porterà nella storia futura di tutto il mondo e, quindi, del significato del Natale. Le scene relative ai mestieri e alla preparazione dei doni da portare al Re-Bambinello sono state girate per gran parte al Museo della civiltà contadina e dell’artigianato di Mezzana, dove ci sono gli angoli già attrezzati degli antichi mestieri; altre scene sono state girate all’aperto e altre nei negozi del paese (macelleria, market e panificio). Intanto, Giuseppe e Maria arrivano nel paese. La poesia di Gozzano ci ha dato l’occasione di includere, tra gli attori, anche i gestori delle strutture alberghiere presenti sul territorio, presso le quali sono state girate le scene delle locande incluse nel testo poetico, opportunamente modificato.

Questo è stato un vero progetto di squadra, accanto ai bambini c’era anche la comunità sanseverinese. Dunque genitori e non solo…
Sì. E’ stato emozionante vedere gli adulti “giocare” con i bambini, condividendo la stessa “ansia da telecamera” e lo stesso divertimento. L’ultima scena è stata girata davanti alla scuola, sotto la tettoia trasformata minuziosamente in una stalla, per accogliere la nascita di Gesù e l’adorazione. L’ambientazione storica è quella del secolo scorso, ma nell’ultima scena abbiamo voluto includere, oltre ai bambini in costume d’epoca, anche i genitori e gli abitanti del paese, con abiti moderni, proprio per dare l’idea di una storia che si ripete, di un sentimento che rimane invariato nel tempo. Tra gli adulti venuti ad adorare il Bambinello, c’erano anche il Sindaco dott. Franco Fiore, il musicista storico di Mezzana, Giuseppe De Paola, con il suo inseparabile mandolino, e gli zampognari di San Severino (Andrea Sbano, Bartolomeo e Matteo De Stefano). Conclude il lavoro una raccolta di “errori sul set”, che abbiamo voluto trasformare in “Paperissima sprint”, per ricordare le risate e il divertimento che ci hanno accompagnati durante le riprese.
Inoltre, la squadra creata con le colleghe è stata il punto di forza di tutto il lavoro. In particolare con le insegnanti Lucia Provenzano, Marisa Isoldi e Angela Melania Dragonetti (le altre lavorarono su più plessi e sono presenti solo in alcuni giorni della settimana) abbiamo vissuto quei giorni con uno spirito di collaborazione e condivisione autentico: le idee si sono fuse e ognuno ha dato il suo contributo, coordinandoci bene e suddividendoci ruoli e compiti. Anche il Dirigente, prof.Vincenzo Lardo, pur non essendo fisicamente presente, per i suoi numerosi impegni, ci ha seguite, sostenute e incoraggiate continuamente. E poi, Franco Dattoli, che è stato uno di noi: ci ha aiutate in tutti i modi possibili, dalla scelta delle locations, alla strutturazione della stalla, mettendoci a disposizione le sue competenze professionali, mezzi strumentali e accompagnandoci in ogni fase. Tra l’altro ha realizzato un servizio fotografico straordinario! Insomma, una squadra variegata, che ha allargato i propri confini coinvolgendo tutti coloro che hanno creduto in questa impresa.

Alla fine di quest’esperienza didattica, che ha significato sicuramente capacità di mettersi in gioco, apprendimento reciproco ma anche divertimento, una riflessione finale sul lavoro svolto.
Gli alunni hanno vissuto l’esperienza in maniera spensierata, pur lavorando seriamente e con grande impegno. Hanno avuto modo di avvicinarsi al linguaggio cinematografico, di cui sono fruitori quotidiani, ma di cui conoscono poco. La partecipazione degli adulti, genitori e non, è stata incoraggiante e attiva, durante la fase di realizzazione; calda e avvolgente a conclusione del lavoro. Infatti, durante la prima proiezione, avvenuta a scuola il 22 dicembre scorso, il pubblico si è divertito e, nello stesso tempo, commosso: è il massimo che ci potevamo aspettare! A noi insegnanti resta la soddisfazione di esserci sentiti parte integrante di una comunità. E un bellissimo ricordo.

Nei titoli di coda si legge una bellissima dedica, che illumina il cuore di tutta la comunità sanseverinese, che si è apprestata a vivere questo natale 2014 nel segno del dolore e dello smarrimento collettivo.
Sì, abbiamo pensato di dedicare il cortometraggio a Dario e Giovanni, i due ragazzi tragicamente scomparsi nei mesi scorsi, che abbiamo voluto immaginare come angeli del nostro presepe, per dare anche noi un segno tangibile della nostra vicinanza al dolore delle famiglie e della nostra più affettuosa solidarietà.

30 dicembre 2014

Maria Pina Ciancio

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