Domenica 3 giugno la Madonna di Pollino ritornerà al monte. Dalla stessa data e fino alla seconda domenica di settembre, la statua della Vergine ospiterà nella sua dimora estiva migliaia di pellegrini. La statua lascerà San Severino Lucano dopo la celebrazione dell’Eucarestia delle 6,00, dopo la sosta nella frazione Mezzana proseguirà il cammino fino al monte. ad accompagnare la venerata statua per la prima volta don Antonio Zaccara, novello parroco della cittadina,che guiderà fedeli e pellegrini lungo il cammino. Il Santuario della Madonna di Pollino è un’oasi di spiritualità e tranquillità, incastonato nella catena montuosa del monte Pollino, a 1537m s.l.m. , dove tanto il turista quanto il devoto della Vergine, è preso dall’incanto del paesaggio stupendamente naturale, immerso in una pace profonda e ricca di suggestive sfumature colorate. Norman Douglas, scrittore inglese in viaggio nel Mezzogiorno d’Italia nei primi anni del secolo così lo descrive”… il tempio solitario sta appollaiato come un nido d’aquila sull’orlo di una rupe a piombo sul fiume Frida. Grazie alla posizione e alla altitudine il panorama verso l’interno è splendido, specie verso sera, quando la luce solare si attenua in lontananza e le montagne si rivelano, catena addietro catena, le creste disegnate l’una contro l’altra in morbide gradazioni di malva e di verde. Lo scenario si conclude, al fondo, con i grandiosi massicci del Sirino e dell’Alburno in lontananza”.
Sull’origine del Santuario di Pollino, che si fa risalire ai primi decenni del 1700, nessun documento scritto si ritrova nell’Archivio Parrocchiale di San Severino Lucano, né altrove. La tradizione ha sempre raccontato di un’apparizione della Madonna ad un pastore che, nella montagna di Pollino, conduceva al pascolo il suo gregge. Stupefatto della visione il pastore aveva divulgato la notizia e con il passaparola tutta la popolazione ne era venuta a conoscenza. Una donna di nome Rosa Maria spinta dalla sua salda fede, lasciato a casa il marito malato, in compagnia di sua cognata Vittoria, si recò sul monte. Dopo essersi dissetate grazie a uno zampillo d’acqua che sgorgava da una grossa pietra a forma di conca videro un’entrata che portava all’interno di una grotta dalla quale si sentirono misteriosamente attratte. Le due donne, allora, appena penetrate nell’interno della grotta, si accorsero che in un canto di essa era arnmucchiato del pietrame minuto commisto a terriccio in modo da far sospettare che sotto dovesse essere stata nascosta qualche cosa. Infatti in un grosso panno di lana era avvolta una piccola Statua della SS. Vergine col Bambino, quasi intatta, ma alquanto scolorita e sciupata nei lineamenti.
La signora Rosa Maria, di ritorno a San Severino, trovò il marito completamente guarito. Al racconto della moglie si inginocchiò in mezzo alla casa e fece voto di costruire sul Monte Pollino una cappella in onore della Vergine Maria.