SAN SEVERINO LUCANO [.com]

Imminente l’uscita del nuovo libro di don Camillo Perrone

Sarà presentato a breve a San Severino Lucano il nuovo libro di don Camillo Perrone “San Severino Lucano, notizie storiche, geografiche, religiose, folkloristiche e varie. L’opera, riveduta e aggiornata, si affianca alla prima dello stesso autore e dallo stesso titolo edita quarant’anni fa. La pubblicazione dell’opera voluta dall’Amministrazione comunale guidata da Francesco Fiore avviene nel cinquantesimo anniversario del sacerdozio di don Camillo (luglio 2005), nel ducentesimo della istituzione del comune (2006) e sarà presentato nel cinquantesimo anniversario dell’arrivo del sacerdote nella sua cittadina come pastore. “Il libro su San Severino, dice il sindaco, riveste grande importanza perché; redatto sulla base di una attenta analisi storica e diventa un documento di grande valore scientifico. La coincidenza del cinquantesimo anniversario di sacerdozio prima e di parrocato a San Severino di don Camillo, continua Fiore, vuol essere un riconoscimento per i grandi meriti che questo nostro parroco ha, umiltà, saggezza, equilibrio, integrità morale, impegno per i giovani, gli anziani, emarginati, non bisogna dimenticare, poi, il suo alto livello di cultura e lo spirito di collaborazione con le istituzioni locali.” Le quasi quattrocento pagine che compongono il volume sono un collage vasto e vario, ricco di documenti e di ricerca storica ed è arricchito di immagini e foto di Giorgio Braschi. Il libro è una sorta di manuale in cui tanto gli studiosi quanto gli appassionati della buona lettura possono leggere le vicende legate alla comunità Sanseverinese, dalle origini della cittadina alle successive vicende, dalla dominazione spagnola del 1700 alle sommosse popolari del 1839, e poi San Severino nell’epoca del Risorgimento, la situazione post unitaria, gli anni del brigantaggio e quelli post guerre mondiali e fino ai giorni nostri. Nei quaranta capitoli che compongono l’opera hanno trovato spazio le vicende legate ai personaggi illustri di San Severino dai principi Sanseverino di Bisignano al beato Giovanni Caramola, e poi il patriota Giuseppe Bruni, il capitano Gennaro Jannarelli e il giurista Nicola Germano. Don Camillo riporta inoltre l’elenco delle opere pubbliche realizzate a San Severino, parla di uffici e servizi, illustra gli aspetto demografici ed economico-sociali della sua cittadina, descrive la sanità e l’istruzione fra ieri e oggi, il folklore, il dialetto e i toponini. A livello geografico il sacerdote oltre a presentare il territorio dell’agro sanseverinese parla del fiume Sinni della catena del Pollino, della flora e della fauna del clima e poi disboscamento e frane, l’avarizia della terra e le prospettive zootecniche. Con dovizia di particolari don Camillo descrive il patrimonio architettonico e storico artistico, religioso, civile e rurale, il santuario e la festa della Madonna del Pollino e le frazioni e conclude con un capitolo legato al valore turistico della cittadina.