Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 27/06/2011 @ 09:31:58, in news, linkato 1274 volte)
Domenica 03 luglio 2011 si svolgera' il 3° Meeting Amici ferraristi Senise - San Severino Lucano (PZ)
Il giorno 19/06/2011 alla Frazione Cropani di San Severino Lucano (PZ), si terrano i festaggiamenti in onore di San Francesco di Paola. Ricordiamo che tale evento e' stato spostato al mese di giugno per impervie di cattivo tempo del mese scorso.
Di Roberto (del 02/06/2011 @ 00:54:54, in news, linkato 1186 volte)
Domenica 5 giugno 2011 la comunità di San Severino Lucano porterà in processione la statua della Madonna del Pollino, prima di accompagnarla al Santuario a lei dedicato, dove la Vergine rimarrà fino a settembre. Il programma prevede sabato 4 giugno 2011 una processione per le strade del paese dalle 18,00 alle 20,00 subito dopo la celebrazione Eucaristica, domenica la prima messa è all’alba alle ore 6,00 nella chiesa parrocchiale da dove inizierà la salita per il monte, saranno attraversate le varie contrade e alle 11,00 è prevista la celebrazione eucaristica a Mezzana, a mezzogiorno all’incrocio Acquatremola ci sarà l’incontro con i pellegrini venuti dai paesi dell’interland e poi i fedeli tutti riprenderanno il cammino verso il Santuario. Il viaggio si completerà, naturalmente con la celebrazione della Messa. La statua, di stile bizantino, è lignea: la Vergine sul braccio sinistro tiene il Bambin Gesù, che a sua volta sostiene il mondo. Il Santuario sorge sulle pendici settentrionali del massiccio del Pollino, a 1537m s.l.m. Secondo la tradizione popolare la storia del Santuario comincia tra il 1725 e il 1730 con un’apparizione della Vergine ad un pastore che, nella montagna di Pollino, conduceva al pascolo il suo gregge.Il pastore, impressionato, divulgò il fatto rapidamente. Una mattina una donna di nome Rosa Maria e la cognata Vittoria iniziarono la salita al Monte. Rosa Maria aveva a casa il marito Antonio Perrone affetto da lunga e inguaribile malattia. Dopo aver tanto camminato, ebbero sete ma non potevano dissetarsi per mancanza d’ acqua. Si rivolsero allora alla Vergine affinché,se indegne di vederla a faccia a faccia, almeno ne ricevessero la grazia di poter trovare un po’ d’ acqua per estinguere l’arsura. A breve distanza da loro, improvvisamente videro sgorgare uno zampillo d’ acqua da una grossa pietra conformata a conca. Accanto a questa pietra videro l’apertura di una grotta, era piccola, formata da grossi blocchi di roccia. Le due donne, appena entrate nell’interno della grotta si accorsero che in un canto di essa era ammucchiato del pietrame minuto con misto a terriccio in modo da far sospettare che sotto dovesse essere stata nascosta qualche cosa. Ed osservando meglio a un lato del mucchio videro lo spigolo di una cassa. Con le mani tremanti, esumarono ed aprirono la cassa già ammuffita e logora, con i chiodi arrugginiti e strozzati .e in un grosso panno di lana era avvolta una piccola Statua della Vergine col Bambino, quasi intatta, ma alquanto scolorita e sciupata nei lineamenti. Le due donne, col cuore ricolmo di gioia , ritornarono alla propria casa ove trovarono Antonio miracolosamente guarito. Antonio al racconto commovente s’inginocchiò in mezzo alla casa e fece voto che, avrebbe fatto costruire una Cappella nel luogo di ritrovamento della statua, dopo la raccolta del danaro occorrente. Così sorse, in piccola costruzione, ora il Santuario. Esso oggi comprende la chiesa, alcuni locali annessi per il servizio e la dimora del clero e del personale addetto alla custodia del Santuario, la Casa del pellegrino per l’ accoglienza dei fedeli e per coloro i quali vogliono vivere alcuni giorni di profonda spiritualità. La chiesa, ampliata nel 1970, è di stile romanico, ha tre navate con artistica volta di legno adornata da un pregevole rosone. Il Santuario della Madonna del Pollino è punto di riferimento religioso per numerosi fedeli della calabria settentrionale e del sud della Basilicata. La grotta, dove secondo la tradizione è stata ritrovata la statua,ancora oggi è al centro della pietà popolare.
Di Admin (del 23/04/2011 @ 10:32:13, in news, linkato 1174 volte)
Dallo staff di sanseverinolucano.com Auguri di Buona Pasqua 2011
Di Roberto (del 15/03/2011 @ 16:07:33, in news, linkato 1102 volte)
Di Roberto (del 09/03/2011 @ 01:38:20, in news, linkato 1337 volte)
Di Roberto (del 19/02/2011 @ 15:14:02, in news, linkato 1084 volte)
Nella sezione "FOTO" nuova sezione fotografica by sanseverinolucano.com : nevicata dicembre 2010 a San Severino Lucano Autori : Santino De Luca, Francesca Fittipaldi, Rosamaria Cataldi
La Redazione
Di Roberto (del 06/02/2011 @ 01:50:46, in news, linkato 1194 volte)
l tubero del Pollino sta ricevendo attenzioni da più parti e le sue qualità hanno suscitato l’interesse particolare degli addetti ai lavori....
C’è grande fermento intorno alla patata di San Severino Lucano. Il tubero del Pollino, infatti, sta ricevendo attenzioni da più parti e le sue qualità hanno suscitato l’interesse particolare degli addetti ai lavori. Al di là di ogni sorta di curiosità quando si parla di prodotti agroalimentari, la patata di San Severino si segnala sicuramente come una delle produzioni tipiche “emergenti” che è necessario valorizzare tramite un’attenta opera di riscoperta, per evitare che il paventato pericolo di scomparsa del suo genotipo si manifesti concretamente.
È da questa considerazione che l’allora sindaco di San Severino, Franco Fiore, attuale vicepresidente del Parco Nazionale del Pollino, è partito qualche anno fa dando l’avvio ad un importante studio genetico per carpire caratteristiche e i segreti del prezioso prodotto. “Vogliamo salvaguardare questo elemento in via d’estinzione – ha detto Fiore – perché riteniamo cha abbia tutte le caratteristiche per entrare a far parte di quelle colture che sono espressione del nostro mondo agricolo”. In effetti, le qualità della patata in questione sono stati certificati anche dall’Alsia che l’ha inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali della Basilicata. “Noi puntiamo a creare una filiera in grado di dare impulso all’economia agricola – ha continuato Fiore -, dove la patata di San Severino può rappresentare una delle produzioni d’eccellenza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’attuale primo cittadino di San Severino, Saverio Carmine De Stefano, che ha dichiarato: “Il recupero e la valorizzazione di antiche varietà orticole come la patata è importante sia per evitare l’abbandono di terreni, sia per dare la possibilità a tante persone di integrare il proprio reddito con la vendita di prodotti tradizionali e genuini. Il sindaco De Stefano non trascura nemmeno l’aspetto turistico, sul quale senza mistero San Severino punta da tempo: “La patata di San Severino rientra nelle strategie di offerta turistica messe in atto dal nostro comune, come un prodotto di sana ristorazione, da affiancare alle bellezze naturali del Pollino, alla nostra cultura, alla storia e a tutte quelle iniziative messe in cantiere per migliorare l’appeal dell’intero territorio”.
Per accelerare questo processo di promozione e valorizzazione è nata l’”Associazione Casale”, con il preciso scopo di salvaguardare le specie ortofrutticole tradizionali in via di estinzione. “Tra i vari prodotti a rischio – afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Cataldi – abbiamo individuato anche la patata, che oggi è coltivata esclusivamente da alcuni contadini delle località Mancini e Villaneto a cui va il grande merito di averla gelosamente preservata nel corso degli anni, sottraendola a una sicura scomparsa. La valorizzazione della patata e dei prodotti tipici locali – conclude Cataldi – rappresenta per San Severino Lucano un’occasione importante per lo sviluppo economico dell’intera area, soprattutto per chi, come noi, ha una forte e radicata tradizione agricola. (Chi ne volesse sapere di più può digitare www.agricolacasale.altervista.org o scrivere ad agricolailcasale@libero.it).
Alla vista la patata si presenta a pasta bianca, non è farinosa e ha il pregio di non sfaldarsi durante il processo di cottura. Ha una consistenza soda e la cottura uniforme la rende adatta a molteplici preparazioni. É ideale per la panificazione. A questo proposito è interessante segnalare che l’Alsia ha implementato la certificazione della filiera del pane ottenuto con l’utilizzo della patata di San Severino Lucano.
Date le peculiarità, le tecniche di coltivazione e di produzione di questa patata, storicamente legata alla cultura e alla cucina soprattutto del Pollino, ci troviamo senza dubbio di fronte a un prodotto di nicchia che, se valorizzato attraverso un meticoloso processo di promozione, può diventare, in un mercato che parla ormai biologico, sempre più apprezzato e ricercato.
(Giovanni Gallo)
articolo pubblicato su http://www.oltrefreepress.com
Di Francesco (del 07/01/2011 @ 22:04:24, in news, linkato 1010 volte)
A San Severino Lucano presso il centro parrocchiale, il 9 gennaio alle ore 18:00, si terrà un concerto dell'orchestra del Festival "Gregorio Strozzi".
Di Francesco (del 19/12/2010 @ 20:20:03, in news, linkato 1296 volte)
Nella sezione "WEB-TV" un nuovo video by sanseverinolucano.com : "Festa Madonna del Pollino anno 1978"
La Redazione
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